Il tuo cane che fa attività sportiva agonistica e ultimamente ha un calo di prestazioni.
Il tuo veterinario ha detto che sta benissimo: esami e lastre sono in ordine.
Cosa potrebbe esserci allora?
L’ osteopatia animale potrebbe aiutarti
Che cos’è l’osteopatia animale
Hai sentito parlare dell’osteopatia veterinaria ma non sai bene di che cosa si tratta. Non preoccuparti, sei in buona compagnia.
C’è spesso confusione tra le varie pratiche manuali che si possono utilizzare sia sull’uomo che in veterinaria.
L’osteopatia è una tecnica manuale che stimola la capacità del corpo di autoregolarsi e guarire naturalmente.
Questi concetti li puoi aver già sentiti quando si parla di omeopatia: entrambe queste discipline infatti riconoscono l’unità mente-corpo del paziente e l’importanza della sua energia vitale, capace di riportarlo allo stato di salute.
Per favorire la guarigione, l’osteopata interagisce in particolar modo con l’apparato muscolo-scheletrico dell’animale, tramite tecniche diverse a seconda del soggetto.
Su cosa di basa l’osteopatia
I principi su cui si basa l’osteopatia sono diversi.
Il corpo è un’unità: l’animale è un’unità di corpo, mente e spirito.
Nessuna sua parte funziona in modo indipendente e un’alterazione, sia essa fisica o emozionale, può influenzare l’organismo.
Il corpo è capace di autoregolazione, autoguarigione e mantenimento della salute: la salute è lo stato naturale a cui tende l’organismo e il corpo possiede meccanismi complessi di autoregolazione che utilizza per guarire se stesso dalle lesioni.
In caso di malattia, quando una parte del corpo non funziona in modo ottimale, altre sue parti escono dal loro stato di salute naturale per compensare la disfunzione.
Durante questo processo compensatorio, tuttavia, possono sorgere nuove disfunzioni.
Esempio.
L’animale che appoggia male l’arto anteriore destro compenserà con quello sinistro. Se questa situazione non si risolve in breve tempo, anche l’arto sinistro andrà incontro a problematiche (o disfunzioni in osteopatichese)
Struttura e funzione sono reciprocamente correlate: la struttura di una parte del corpo governa la sua funzione e viceversa.
Ad esempio, se ho un gomito displasico (struttura) la funzione dell’articolazione sarà alterata. Ma se ho una pettorina che non consente il giusto movimento (funzione), anche l’articolazione del gomito ne risentirà.
Quando serve un osteopata animale?
Quasi sicuramente colleghi l’osteopatia a un problema muscolare o scheletrico. Ed è vero, la maggior parte dei trattamenti si fanno per problematiche legate a questo apparato.
L’osteopatia si utilizza anche, tramite tecniche cosiddette viscerali, nella gestione di problematiche più profonde, quali coliche addominali ricorrenti, gastriti croniche, reflusso…
Spesso i nostri cani non mostrano segni di sofferenza evidenti quando invece avrebbero bisogno di un trattamento. Un classico esempio è il mal di schiena, che può essere causato sia una problematica alla colonna che da un problema di zoppia sull’arto anteriore o posteriore. Il proprietario spesso non si accorge, ma il professionista non appena tocca l’animale percepisce il suo fastidio.
Che tipi di osteopatia animale esistono
A seconda del paziente e della sua patologia, l’osteopata potrà scegliere la tecnica osteopatica più adatta. Possiamo quindi scegliere tra:
- tecniche muscolo-scheletriche
- tecniche miofasciali
- tecniche craniali
- tecniche viscerali
Che cosa succede quando un osteopata scrocchia?
Potresti aver sentito che l’osteopata “scrocchia”: in effetti può succedere che con determinati movimenti si produca che rumore appunto di scrocchio.
Non preoccuparti, non sta succedendo nulla di grave! Mediante delle tecniche veloci (i cosiddetti thrust) si crea un fenomeno chiamato cavitazione all’interno dell’articolazione, lo stesso fenomeno che conosciamo quando scrocchiamo le dita o il polso.
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