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Quando un cucciolo manifesta prurito persistente, vomito ricorrente o feci molli da settimane, uno dei primi passi da fare è considerare l’alimentazione. Ma attenzione: cambiare semplicemente marca di crocchette non basta. Serve un approccio strutturato e preciso, e la dieta ad esclusione è lo strumento più efficace per scoprire se il cibo è la causa del problema.

Cos’è una dieta ad esclusione (e perché è così importante)

La dieta ad esclusione è l’unico metodo scientificamente valido per diagnosticare un’allergia alimentare. Consiste nel somministrare un alimento composto da una proteina nuova (mai somministrata prima) o idrolizzata, per almeno 6-8 settimane. Se i sintomi migliorano e poi peggiorano nuovamente dopo la reintroduzione dell’alimento sospetto, la diagnosi di allergia è confermata.

Questa dieta non serve solo per capire se il cucciolo è allergico, ma anche per aiutarlo a stare meglio nel frattempo, riducendo l’infiammazione e alleggerendo il carico digestivo.

dieta ad esclusione cane 1

Il ruolo delle proteine nell’allergia alimentare

Gli allergeni alimentari sono quasi sempre proteine o glicoproteine. Sono molecole abbastanza grandi da essere riconosciute come “estranee” dal sistema immunitario, soprattutto se resistono alla digestione e arrivano intatte alla mucosa intestinale. Ed è proprio questa caratteristica a renderle responsabili della reazione allergica.

Le proteine più comunemente implicate nelle allergie del cucciolo includono:

  • pollo
  • manzo
  • latticini (caseine)
  • grano (glutine)
  • soia
  • pesce

Al contrario, i carboidrati puri (come riso o patate) difficilmente causano allergie, a meno che non contengano tracce di proteine residue. Ecco perché, in una dieta ad esclusione, è essenziale sapere esattamente quale fonte proteica si sta usando ed evitare qualsiasi contaminazione.

Reazioni crociate: quando il corpo si confonde

In alcuni casi, il sistema immunitario può reagire a più proteine simili tra loro, anche se provengono da fonti diverse. Questo fenomeno si chiama cross-reattività. Tuttavia, negli studi sui cani, le reazioni crociate tra proteine animali simili (es. manzo e latte) non sono così frequenti come si crede.

Ad esempio:

  • Un cane allergico alla carne di manzo non è necessariamente allergico al latte
  • Un cane allergico alla soia può tollerare cereali come il riso

Per questo motivo, è preferibile testare singole proteine piuttosto che eliminare intere famiglie alimentari.

dieta ipoallergenica cane

Quando iniziare la dieta ad esclusione nel cucciolo

I cuccioli con sospette allergie possono iniziare una dieta ad esclusione il prima possibile, purché venga garantito un bilanciamento nutrizionale adeguato. Prima si interviene, più è facile evitare l’aggravarsi dei sintomi e impostare correttamente la tolleranza immunitaria.

I 3 tipi di dieta ad esclusione

Puoi scegliere tra:

  1. Dieta commerciale idrolizzata, ideale per iniziare in modo pratico e controllato
  2. Dieta commerciale a proteina nuova, come coniglio, cavallo, cervo o insetti
  3. Dieta casalinga personalizzata, formulata da un veterinario esperto: la più naturale e sicura perché permette di conoscere perfettamente gli ingredienti utilizzati

Le regole fondamentali per non sbagliare

  • Il cucciolo deve mangiare solo il cibo prescritto. Niente snack, biscotti, bocconcini, premi o avanzi
  • Tutti i familiari devono essere informati e collaborare (nessuno allunga qualcosa di nascosto!)
  • Usa una sola fonte proteica e una sola fonte di carboidrati (se casalinga)
  • Mantieni la dieta per almeno 6-8 settimane prima di trarre conclusioni

Monitorare i sintomi e valutare i miglioramenti

Tieni un diario quotidiano dei sintomi: prurito, feci, vomito, comportamento. Anche piccoli cambiamenti vanno annotati. Questo aiuterà te (e il veterinario) a valutare in modo oggettivo se la dieta sta funzionando.

Cosa succede dopo le 8 settimane

Dopo il periodo di prova, si reintroduce uno degli alimenti precedenti (quello sospetto). Se i sintomi ritornano nel giro di pochi giorni, la diagnosi è confermata. A quel punto si costruisce una dieta di mantenimento sicura e su misura.

allergia alimentare cucciolo

E se non funziona?

Se dopo 8 settimane non ci sono purtroppo miglioramenti, le opzioni sono:

  • rivedere tutta la dieta (possibile contaminazione?)
  • escludere altre cause (pulci, dermatiti, parassiti intestinali)
  • valutare la presenza di più allergie sovrapposte (alimentare + ambientale)

Vuoi iniziare una dieta ad esclusione per il tuo cucciolo ma non sai da dove partire? Ti aiuto io, con una consulenza su misura per lui e per te. Contattami !

Chiara Dissegna

Medico Veterinario Omeopata Master di I livello in Nutrizione e Alimentazione del cane e del gatto Master di II livello in Alimentazione e dietetica clinica del cane e del gatto

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