Lo sapevi che per nutrire correttamente il tuo cane devi sempre mettere nella ciotola anche la giusta quantità di fibra?
Avventuriamoci insieme nel mondo della fibra per cani!
Cos’è la fibra?
Puoi immaginarti la fibra vegetale come lo scheletro della parete cellulare delle piante, resistente agli enzimi digestivi. In termini biochimici, comprende un vasto assortimento di carboidrati non digeribili che svolgono ruoli fondamentali per mantenere la salute dell’animale e l’omeostasi del tratto gastrointestinale.
Tipi di fibra
I tipi di fibra si classificano in base alle proprietà fisico-chimiche:
- fermentescibilità
- solubilità
- viscosità
Fermentescibilità
Il grado in cui ogni tipo di fibra viene fermentato dipende anche dall’animale che la assume. In generale le fibre sono suddivise in:
- non fermentabili
- moderatamente fermentabili
- rapidamente fermentabili
La fermentazione porta alla produzione di metaboliti importantissimi per la salute del tratto intestinale, in particolar modo di acidi grassi a corta catena (SCFA).
Quando aumenta la velocità di fermentazione, diminuisce il transito gastrointestinale, dimiunisce la massa fecale e la produzione di metaboliti aumenta.
Fibre non fermentabili (o a fermentazioni lenta)
Queste fibre, come la cellulosa o l’emicellulosa, passano indenni attraverso il tratto gastrointestinale, senza grosse modificazioni alla loro struttura. Hanno un effetto maggiore sulla massa fecale in quanto sono capaci di legare acqua in tutto il tratto intestinale, aumentandone quindi il volume.
Fibre rapidamente fermentabili
Le fibre rapidamente fermentabili, come le pectine o le gomme, permettono la maggior produzione di acidi grassi a corta catena.
Solubilità
Come per la fermentescibilità, ci sono vari livelli di solubilità, passando da completamente solubile a insolubile. La solubilità è la capacità della fonte di fibra di disperdersi in acqua, così da creare dei gel viscosi. In genere le fibre insolubili sono quelle scarsamente fermentrabili come la cellulosa o emicellulosa, le più solubili sono velocemente fermentabili (pectine, gomme…).
Effetti della fibra per cani
Le fibre hanno diversi ruoli nell’organismo e sono vitali per il benessere del cane.
Velocità di transito nel tratto gastrointestinale
La fibra aiuta a regolare il tempo di transito delle feci modificando il volume fecale, regolando la concentrazione di acqua, stimolando la secrezione di muco e agendo sul metabolismo batterico.
Il tipo di fibra, la fonte e la sua lavorazione influiscono notevolmente sull’azione:
- fibre solubili e viscose ritardano lo svuotamento gastrico e aumentano il tempo di transito nell’intestino tenue
- fibre insolubili aumentano il tempo di svuotamento gastrico e diminuscono il tempo di transito sia nell’intestino tenue che nel colon
Effetto sulle feci
La fibra alimentare aumenta il volume e il peso delle feci, facilitando la defecazione.
- le fibre solubili e fermentescibili aumentano il peso delle feci, la concentrazione di umidità e la morbidezza poichè trattengono più acqua
- le fibre insolubili e poco fermentescibili aumentano la massa fecale grazie alla ritenzione idrica
Controllo dell’appetito e del peso
Per controllare l’appetito e l’aumento di peso spesso si usa la fibra per la sua poche calorie e per il senso di sazietà che provoca. Alzi la mano chi non ha mai sentito dire di mangiare le verdure prima del pasto perchè riempiono e saziano! Aumentare le fibre in un alimento infatti ne riduce la densità calorica e dilata lo stomaco dando un senso di sazietà.
Per avere questo effetto sono più indicate le fibre insolubili contenute magari in verdure più dure come il finocchio ma attenzione a non esagerare! Troppe fibre possono causare problematiche intestinali e inibire l’assorbimento di importanti fattori nutritivi.
Digeribilità e disponibilità dei nutrienti
Bisogna sempre ricordare che quando le fibre in un alimento aumentano, diminuisce la digeribilità complessiva della dieta, in particolar modo se stiamo parlando di fibre poco fermentabili come la cellulosa.
Le fibre solubili invece possono alterare la disponibilità dei nutrienti per via del gel che formano che agisce come barrera fisica alla digestione enzimatica dei nutrienti.
La fibra alimentare può potenzialmente limitare l’assorbimento di minerali come magnesio, calcio, fosforo e ferro.
Fibra come prebiotico
Certi tipi di fibra per cani possono funzionare come prebiotico. Ma quali?
Le fibre sono classificate come prebiotiche se resistono alla digestione da parte degli enzimi dell’animale, promuovono la crescita di microrganismi intestinali simbiotici e limitano la crescita di batteri patogeni. La fermentaizone delle fibre prebiotiche nel colon migliora la salute delle cellule intestinali attraverso la modulazione delle popolazioni microbiche e dei metaboliti prodotti dai batteri.
Facciamo qualche esempio?
- Inulina da cicoria: l’inulina è presente in diversi vegetali, in particolar modo nella cicoria. La polvere è particolarmente facile da aggiungere nelle diete di cani e gatti
- Buccette di psillio macinate: una fonte di fibra disponibile per nutrire i batteri intestinali. Fondamentale che sia un prodotto biologico, senza aggiunta di coloranti o conservanti
Fibre cani anziani
Quando i cani invecchiano, anche il tratto gastrointestinale invecchia con loro. Le cellule intestinali assorbono in maniera differente, la capacità digestiva può diminuire. Oltre a modificare la dieta, rendendola altamente digeribile e gestire la terza età in modo adeguato, un aumento della quantità di fibra può migliorare significativamente la salute e la mobilità intestinale.
Che tipo di fibre dare al cane?
Le fibre per il cane le possiamo aggiungere alla nostra ciotola. Possiamo utilzzare a questo scopo:
- verdura: il modo migliore per somministrare la verdura è cotta e frullata, così da migliorare il suo utilizzo da parte del tratto gastrointestinale
- buccette di psillio
- inulina di cicoria
Quante fibre deve mangiare un cane?
La dose delle fibre giornaliere per un cane può variare in base alle sue esigenze. Per un cane adulto sano possiamo calcolare il 3% sulla sostanza secca oppure, in calore, il 3-5% del suo fabbisogno calorico giornaliero.
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