
Se hai bambini piccoli che frequentano l’asilo, conosci i meraviglioso mondo dei pidocchi.
Spesso mi chiedono se i pidocchi si prendono dagli animali di casa o se si possono trasmettere a loro.
Facciamo insieme un po’ di chiarezza.
I pidocchi del cane possono passare all’uomo?
Ad ognuno il suo pidocchio.
I pidocchi degli esseri umani si sono coevoluti con noi negli ultimi 5-6 milioni di anni. Quello che ci interessa e interessa in particolar modo i bambini in età scolare è Pediculus humanus capitis , misura in lunghezza: ♀ 2,6–4 mm; ♂ 2,4–2,9 mm.
Le infestazioni da pidocchi sono una delle infezioni umane più comuni al mondo, specialmente all’asilo e negli scolari di età compresa tra i 3 ei 15 anni.
Sono parassiti obbligati che muoiono se lontani dalla pelle dei loro ospiti. I pidocchi mostrano una profonda specificità di specie, solitamente per una per specie di mammiferi o uccelli . Quindi un bambino con i pidocchi con infesterà un gatto e i pidocchi del gatto non salteranno sulla testa del bimbo.
Quindi la risposta alla domanda se i pidocchi dell’uomo si attaccano ai gatti la risposta è NO! E nemmeno viceversa!

Trattamento tradizionale e resistenza
I pidocchi dell’uomo si nutrono di sangue e trascorrono l’intero ciclo di vita sul cuoio capelluto.
E’ necessaria la vicinanza tra i soggetti poiché senza ospite non possono vivere, ma c’è ancora necessità di indagare la biologia di questo insetto per comprendere la resistenza e la diffusione ad altri ospiti.
Dalla metà degli anni 90 infatti si è assistito a una diminuzione dell’efficacia dei prodotti per il controllo per i pidocchi.
Ci si è anche accorti che la maggior parte delle infestazioni era mal diagnosticata e quindi venivano fatti trattamenti anche non necessari.
I trattamenti farmacologici più comuni sono le piretrine o la permetrina perché questi composti hanno una minore tossicità per i mammiferi.
Il pidocchio, che scemo non è, ha quindi sviluppato resistenza a questa classe di insetticidi in molte parti del mondo.
Altri insetticidi disponibili includono il malathion , ma è decisamente tossico è inutilizzabile sotto i due anni.
Un approccio integrato è necessario
Un approccio integrato che includa metodi di controllo alternativi o supplementari può fornire una soluzione accettabile. C’è molta attenzione per gli olii essenziali, come l’ olio di Neem, di tea tree, di lavanda o di citronella.
La gestione e controllo della resistenza di P. h. capitis richiede molta educazione e comunicazione tra genitori, insegnanti e operatori sanitari.
Le scuole che sono proattive nell’educare i genitori sui pidocchi e sulla pettinatura regolare della testa possono portare a un minor numero di episodi di pidocchi nei bambini.
Cosa fare in caso di pediculosi
Come fare allora se ci troviamo i pidocchi sulla testa di un famigliare?
Sicuramente non diamo la colpa al cane o al gatto ! Abbiamo visto che è una leggenda metropolitana quella secondo la quale i pidocchi dell’uomo si attaccano ai gatti.

Se gli insetti sono pochi possiamo:
- comprarci un pettine con denti molto molto fini
- applicare uno strato generoso di balsamo, togliere i nodi più grossi con un pettine e poi spulciare ciocca per ciocca con il pettinino, dalla base alla punta
- sciacquare bene sotto l’acqua se si trovano pidocchi adulti o uova
- pettinare finchè non abbiamo passato tutti i capelli 2 volte
- risciacquare e asciugare
- ripetere l’operazione ogni 3 giorni per eliminare gli eventuali pidocchi nati.
Se siamo bravi e attenti, in due settimane tutti i pidocchi dovrebbero essere stati rimossi.
Se questo processo non dovesse bastare, ci sono validi prodotti naturali da applicare e lasciare in posa e spray repellenti per prevenire la reinfestazione, molto utili da spruzzare prima di portare i bambini a scuola.