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Con l’arrivo della primavera, le giornate si allungano, si torna a passeggiare nei boschi… e, purtroppo, torna anche uno degli insetti più temuti da chi vive con un cane: la processionaria del pino. Vediamo di che cosa si tratta, perché è pericolosa e come proteggersi,

Cos’è la processionaria del pino

 Il nome scientifico di questo insetto è Thaumetopoea pityocampa, un lepidottero della famiglia Notodontidae. Nella sua forma adulta è una farfalla piccola e innocua, dalle ali grigiastre e con apertura alare di 3-4 cm.

Il problema nasce nella fase larvale: le larve si ricoprono di peli urticanti contenenti una tossina chiamata thaumatopina, che può causare gravi reazioni cutanee, respiratorie e orali in animali e umani.

Il nome “processionaria” deriva dal curioso comportamento delle larve mature, che si muovono in fila indiana, formando appunto una lunga “processione” sul terreno.

processionaria pericolosa

Il ciclo biologico della processionaria

Conoscere il ciclo di vita della processionaria ci aiuta a prevenirne i rischi e a capire quando è più pericolosa per i nostri animali.

Tutto ha inizio tra giugno e luglio, quando gli adulti sfarfallano dal terreno. Le farfalle hanno una vita molto breve, solo 24-48 ore, ma in quel tempo la femmina riesce a deporre fino a 300 uova, scegliendo gli aghi dei pini come punto d’appoggio. Le uova vengono cementate insieme in una sorta di manicotto protettivo che le tiene ben ancorate alla pianta.

Dopo un’incubazione di circa 30-40 giorni, nascono le larve, che iniziano subito a nutrirsi degli aghi. È proprio in questa fase che cominciano a costruire i primi nidi, temporanei ed estivi, tra i rami.

Con l’arrivo dell’autunno, le larve crescono e, raggiunto il terzo stadio di sviluppo, iniziano a costruire i nidi invernali: strutture bianche, compatte e ben visibili tra le fronde, che servono a proteggerle dal freddo.

Il momento più critico arriva tra febbraio e aprile, quando le larve mature abbandonano i nidi e scendono in fila indiana lungo il tronco dell’albero, dirigendosi verso il suolo per interrarsi. È proprio durante questa “processione” che rappresentano un pericolo serio per gli animali domestici. In particolare i cani, guidati dall’olfatto e dalla curiosità, rischiano di entrare in contatto con le larve mentre annusano il terreno, esponendosi così ai loro peli urticanti.

processionaria cane

Perché è così pericolosa per i cani?

I peli urticanti della processionaria sono altamente tossici. Anche un semplice contatto può causare:

  • Lingua gonfia e ulcerata
  • Salivazione intensa
  • Vomito
  • Febbre
  • Necrosi tissutale: in alcuni casi, la lingua può andare incontro a necrosi parziale o totale
  • Difficoltà respiratorie
  • Shock anafilattico nei casi più gravi

Questi sintomi possono comparire anche pochi minuti dopo il contatto.

Secondo uno studio , su 109 cani esposti alla processionaria:

  • Il 76% presentava lesioni alla lingua
  • Il 50% aveva bisogno di terapia con corticosteroidi e antistaminici
  • Il 15% sviluppò necrosi parziale o totale della lingua

Cosa fare se il tuo cane entra in contatto con una processionaria

Agisci subito! Il tempo è fondamentale.

  1. Sciacqua immediatamente la bocca del cane con abbondante acqua (meglio se fisiologica). Fai attenzione a proteggerti con guanti perché i peli sono urticanti anche per te
  2. Non strofinare: i peli sono fragili e si possono rompere, liberando altra tossina
  3. Chiama subito il tuo veterinario di fiducia o recati al pronto soccorso veterinario più vicino
  4. Evita rimedi casalinghi: l’unico modo efficace per salvare i tessuti colpiti è intervenire precocemente con farmaci antinfiammatori, analgesici e supporto endovenoso se necessario

Ricorda: più passa il tempo, più grave sarà la lesione!

processionaria bambini

E’ pericolosa anche per le persone?

, la processionaria può rappresentare un pericolo anche per l’uomo.

I suoi peli urticanti, facilmente trasportati dal vento, possono causare reazioni cutanee come dermatiti con eritema, prurito e bruciore, ma anche infiammazioni oculari come congiuntiviti e disturbi respiratori, tra cui riniti e difficoltà nel respiro.

Nei soggetti allergici, il contatto può innescare reazioni sistemiche anche gravi.

Particolarmente a rischio sono i bambini, che toccano facilmente il terreno o i rami infestati e tendono a portarsi le mani al viso, aumentando così le probabilità di esposizione.

Danni ambientali: cosa fa la processionaria alle piante?

Dal punto di vista ambientale, la processionaria può provocare gravi danni alla vegetazione.

Le larve si nutrono degli aghi di pino – in particolare delle specie Pinus nigra, Pinus sylvestris e Pinus pinea – causando una defogliazione progressiva che indebolisce la pianta. Questo rende gli alberi più fragili, meno resistenti agli stress ambientali come la siccità e maggiormente vulnerabili agli attacchi di altri parassiti.

Le infestazioni tendono a seguire un ciclo di intensificazione ogni cinque-sette anni e sono particolarmente frequenti nelle zone più soleggiate, soprattutto nei mesi estivi

Come prevenire i rischi da processionaria

Ecco alcune buone abitudini da adottare durante le passeggiate nei mesi primaverili:

  • Tieni il cane al guinzaglio corto nelle zone boschive
  • Evita le aree con pini infestati e nidi visibili
  • Osserva il terreno: se vedi larve in fila, cambia percorso
  • Dopo ogni uscita, controlla zampe, muso e occhi del tuo cane
  • Se abiti in una zona a rischio, chiedi al Comune quali interventi di disinfestazione sono in corso
  • Non rimuovere i nidi da sola: rivolgiti a ditte specializzate

La processionaria quindi è molto più di un semplice insetto: è un pericolo reale per il tuo cane, per te e per l’ambiente. Ma con una buona informazione e le giuste precauzioni, puoi continuare a goderti la natura in sicurezza.

Chiara Dissegna

Medico Veterinario Omeopata Master di I livello in Nutrizione e Alimentazione del cane e del gatto Master di II livello in Alimentazione e dietetica clinica del cane e del gatto

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