
Sicuramente almeno una volta nella vita hai provato un rimedio omeopatico su di te o sul tuo animale, magari su indicazione del farmacista. Hai assunto qualche granulo contenuto in un tubetto colorato, magari senza troppa convinzione. Se vuoi saperne di più su che cosa sono questi “pallini di zucchero” continua la lettura.
Quali sono i rimedi omeopatici?
I rimedi omeopatici che vengono utilizzati dagli omeopati sono più di 5000. Si possono preparare a partire da qualunque sostanza, comprese piante, minerali e prodotti animali
Ogni rimedio è stato somministrato ad un soggetto sano e sono stati raccolti minuziosamente i sintomi, esattamente come iniziò a fare Hahnemann: il cosiddetto proving omeopatico.
Il proving omeopatico
Possiamo definirlo la sperimentazione pura dell’omeopatia. Il rimedio scelto viene somministrato a individui sani e vengono raccolti e registrati tutti i sintomi che svilupperanno, comprese sensazioni insolite, alterazioni dello stato di salute e cosa che può migliorare o peggiorare queste situazioni.
Tutti i sintomi raccolti andranno a costituire la “materia medica” del rimedio sperimentato. Quando l’omeopata si troverà di fronte quei sintomi in un soggetto malato, potrà prescrivere quel rimedio per guarirlo.
Come vengono fatte le medicine omeopatiche?
La sostanza di partenza, che abbiamo visto può derivare da qualunque regno, verrà diluita e succussa ad ogni diluizione, ovvero agitata energicamente. Ogni volta che la sostanza viene diluita e dinamizzata determina la “potenza” del rimedio.
Ogni rimedio omeopatico per essere identificato presenterà il nome in latino (così da essere identificato in tutto il mondo), un numero (per il numero di diluizione e dinamizzazione) e una sigla (per la scala di diluzione scelta).

Cosa vuol dire 30 CH?
Sicuramente hai sentito nominare un rimedio associato a “30 CH“. Il numero e la sigla ci spiega che abbiamo in mano un rimedio omeopatico diluito in scala centesimale 30 volte. Che cosa vuol dire?
Per fare la 1 CH si fa una soluzione di 1 parte di sostanza e 99 parti di acqua e alcool e poi succussa. Per fare la 2 CH si prende una parte della 1 CH e si aggiungono 99 parti di alcool e poi si dinamizza e così via per ottenere le varie potenze centesimali hahnemanniane (CH).
Che differenza c’è tra granuli e globuli
La principale differenza è la dimensione: i granuli sono più grandi e in genere li trovi contenitori da con il tappo per prelevarne la giusta quantità. I globuli invece sono 10 volte più piccoli e si trovano in piccoli contenitori detti “tubi monodose” .
Sia granuli che globuli sono piccole sfere di saccarosio impregnate del rimedio omeopatico diluito.

Come dare i rimedi omeopatici al cane e al gatto?
Il modo migliore per somministrare il rimedio al tuo animale è quello di scioglierlo in acqua e spruzzarlo in bocca con una siringa senza ago pulita. In poca acqua si possono diluire granuli, globuli e gocce, secondo l’indicazione del tuo veterinario omeopata.
Ci sono dei casi però dove questa manualità non è accettata dall’animale: può succedere con cani aggressivi o gatti poco collaborativi. In questo caso, si può aggiungere il rimedio diluito in acqua in un bocconcino o in poco cibo e farlo mangiare subito.
Se vuoi approfondire il meccanismo di azione dei rimedi e dell’omeopatia, ti consiglio di continuare la lettura con questo articolo.