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veterinario omeopata per cani e gatti

Chi è il veterinario omeopata?

Ti hanno consigliato, per i problemi del tuo cane o del tuo gatto, di provare a utilizzare l’omeopatia ma non hai idea di come funzioni o di che cosa si tratti.

Vediamolo insieme in questo articolo.

Ti dico subito che il veterinario omeopata è innanzitutto un medico veterinario che dopo (o durante) la laurea in medicina veterinaria, ha deciso di approfondire lo studio dell’omeopatia.
L’omeopatia veterinaria è una disciplina medica integrata che basa i suoi fondamenti sul raggiungimento dell’equilibrio psico fisico del soggetto.

Lo stato emotivo del tuo animale deve essere preso in considerazione quando lo dobbiamo curare e non può essere considerato separatamente dai suoi problemi fisici.

Che animali può curare il medico veterinario omeopata?

Come omeopata veterinario che lavora a Milano da diversi anni, ho avuto occasione di curare molte specie , ma quelle con le quali ho ottenuti risultati migliori sono cani e gatti.

In generale, comunque, tutte le specie possono essere trattate con questi rimedi. Non c’è nessun limite.

Quali patologie cura il veterinario omeopata?

Con l’omeopatia si possono trattare sia malattie acute che croniche.

Attenzione però alla definizione omeopatica di malattia acuta e cronica: le malattie acute sono quelle causate da influenze esterne, come lesioni, avvelenamenti, malattie infettive, ecc che portano uno squilibrio alla forza vitale del soggetto; le malattie croniche invece sono quelle in cui l’organismo, non riuscendo a reagire, cronicizza la sintomatologia

A titolo di esempio, ti riporto alcune malattie che ho trattato con maggior frequenza e successo:

  • asma felina
  • gastriti croniche
  • supporto a malattie comportamentali nel cane e nel gatto
  • incontinenza urinaria nella femmina
  • cistiti del cane e del gatto e molte altre
veterinaria omeopatica

Cosa sono i rimedi utilizzati dal veterinario omeopata?

I rimedi omeopatici utilizzati dal veterinario omeopata sono derivati ​​da sostanze che si trovano in uno qualsiasi dei tre regni (animale, vegetale e minerale). Il veterinario ti spiegherà come somministrarli in maniera corretta, ma non preoccuparti, non è per nulla difficile, anzi!

Le formulazioni nelle quali si possono trovare i rimedi sono diverse:

  • globuli
  • granuli
  • gocce

Il prooving omeopatico

Possiamo definirlo la sperimentazione pura dell’omeopatia. Il rimedio scelto viene somministrato a individui sani e vengono raccolti e registrati tutti i sintomi che svilupperanno, comprese sensazioni insolite, alterazioni dello stato di salute e cosa che può migliorare o peggiorare queste situazioni. Tutti i sintomi raccolti andranno a costituire la “materia medica” del rimedio sperimentato. Quando l’omeopata si troverà di fronte quei sintomi in un soggetto malato, potrà prescrivere quel rimedio per guarirlo.

Come vengono fatti i rimedi omeopatici

La sostanza di partenza, che abbiamo visto può derivare da qualunque regno, verrà diluita e succussa ad ogni diluizione, ovvero agitata energicamente. Ogni volta che la sostanza viene diluita e dinamizzata determina la “potenza” del rimedio. Ogni rimedio omeopatico per essere identificato presenterà il nome in latino (così da essere identificato in tutto il mondo), un numero (per il numero di diluizione e dinamizzazione) e una sigla (per la scala di diluzione scelta).

Cosa vuol dire 30 CH?

Sicuramente hai sentito nominare un rimedio associato a “30 CH“. Il numero e la sigla ci spiega che abbiamo in mano un rimedio omeopatico diluito in scala centesimale 30 volte. Che cosa vuol dire? Per fare la 1 CH si fa una soluzione di 1 parte di sostanza e 99 parti di acqua e alcool e poi succussa. Per fare la 2 CH si prende una parte della 1 CH e si aggiungono 99 parti di alcool e poi si dinamizza e così via per ottenere le varie potenze centesimali hahnemanniane (CH).

omeopatia veterinaria

Che differenza c’è tra granuli e globuli?

La principale differenza è la dimensione: i granuli sono più grandi e in genere li trovi contenitori da con il tappo per prelevarne la giusta quantità. I globuli invece sono 10 volte più piccoli e si trovano in piccoli contenitori detti “tubi monodose” . Sia granuli che globuli sono piccole sfere di saccarosio impregnate del rimedio omeopatico diluito.

Come dare i rimedi omeopatici al cane o al gatto

Il modo migliore per somministrare il rimedio al tuo animale è quello di scioglierlo in acqua e spruzzarlo in bocca con una siringa senza ago pulita. In poca acqua si possono diluire granuli, globuli e gocce, secondo l’indicazione del tuo veterinario omeopata.

Ci sono dei casi però dove questa manualità non è accettata dall’animale: può succedere con cani aggressivi o gatti poco collaborativi. In questo caso, si può aggiungere il rimedio diluito in acqua in un bocconcino o in poco cibo e farlo mangiare subito.

La medicina omeopatica veterinaria è riconosciuta in Italia?

Dal punto di vista legale non ci sono ostacoli all’utilizzo della medicina veterinaria omeopatica in ambito umano e veterinario. Esistono infatti dei registri dove puoi trovare medici (umani e veterinari) che hanno seguito un certo tipo di studi in omeopatia.

Come lavora il medico veterinario omeopata?

La visita omeopatica, che sia sottoforma di una consulenza online, come quelle faccio di frequente, o che sia in presenza, è una parte fondamentale del processo diagnostico e terapeutico.

Consiste in una lunga intervista al proprietario che dovrà essere in grado di rispondere interpretando i segnali e i comportamenti del proprio animale.

Si parte comunque con lo stesso approccio del veterinario tradizionale: all’inizio c’è il segnalamento, ovvero dall’inquadramento del paziente: specie, razza, età, sesso, peso.

Si passa poi all’anamnesi, cioè alla storia clinica del paziente, analizzando insieme al proprietario i referti (che quindi dovrai portare o aver inviato precedentemente).

A questo punto si passa alle domande molto dettagliate che potrebbero sembrare insolite ma sono fondamentali in una valutazione omeopatica. Ad esempio ad un cane che viene portato in visita per sospetta allergia vengono fatte le stesse domande che verrebbero fatte se soffrisse di diarrea ricorrente. Alcune domande che potresti sentire sono:

  • soffre di più il caldo il freddo?
  • è geloso?
  • apprezza la compagnia o preferisce stare da solo quando non sta bene?
  • gli piace essere toccato oppure no?
  • come reagisce ai rimproveri?
  • come si approccia agli altri cani e alle persone?
  • preferisce il cibo caldo o freddo?
  • ha delle parti più calde o più fredde?
  • a che ora aggravano o migliorano i sintomi?

Ad alcune di queste domande potresti non saper rispondere: cerca di fare caso a queste situazioni per arrivare preparato e aiutare maggiormente il medico veterinario.

medicina omeopatica
Come somministrare i rimedi omeopatici al cane

Quanto dura la prima visita?

La valutazione iniziale durerà almeno un’ora in cui il veterinario cercherà di capire i sintomi particolari del paziente.

Come fa l’omeopata veterinario a scegliere il rimedio?

Una volta che l’omeopata ha raccolto tutte le tue informazioni, li passerà attraverso un  processo di “repertorizzazione. Ma come sempre, l’esperienza è fondamentale nella scelta del rimedio corretto.

Che cos’è la repertorizzazione nella veterinaria omeopatica

La repertorizzazione consiste nella raccolta dei sintomi tipici del paziente e associazione al corretto rimedio.

Per fare questo si possono utilizzare due metodi: uno manuale attraverso l’uso del repertorio cartaceo (che è un libro contenente l’elenco di sintomi con relativi rimedi) e l’altro elettronico, utilizzando un software.

I rimedi utilizzati infatti sono oltre 5.000 . E’ ovvio che la conoscenza e l’esperienza del veterinario è fondamentale, perché nessun programma potrà mai sostituire la pratica umana

A seconda della complessità del caso, il medico potrebbe impiegare più tempo per trovare il rimedio più adatto, quindi la prescrizione potrebbe avvenire nella stessa giornata della visita oppure essere inviata in un secondo momento dopo uno studio più approfondito.

Visite omeopatiche di controllo

L’importanza della visita di controllo e del monitoraggio dell’andamento della malattia è fondamentale. Ecco perché ai miei pazienti fisso sempre appuntamenti successivi oltre che rimanere sempre in contatto per eventuali aggiornamenti.

E’ infatti importante ricordare che all’inizio della terapia omeopatica può verificarsi un leggero e transitorio aggravamento: non spaventarti perché è indice di una corretta prescrizione e di una risposta da parte dell’organismo, che inizia così a guarire.

Una veloce consulenza telefonica potrà sicuramente rassicurarti.

Come si diventa un veterinario omeopata

In Italia per essere un omeopata accreditato dalla FIAMO (Federazione Italiana Associazione e Medici Omeopati) bisogna aver frequentato una scuola triennale accreditata e aver dimostrato le capacità pratiche.

Dal sito FIAMO è possibile cercare l’omeopata più vicino, selezionando la regione o la città (esempio veterinario omeopata Milano).

L’omeopatia è lenta

Sicuramente avrai sentito dire che l’omeopatia è lenta, che ci vuole tempo…

E’ assolutamente falso.

È un mito che l’omeopatia per cani e gatti sia lenta ad agire. Nei disturbi acuti come febbre, diarrea, infezioni acute, ecc., agisce velocemente come le medicine convenzionali, a volte anche più velocemente. 

In casi cronici come dermatiti, allergie, otiti ecc., potrebbe essere necessario del tempo per permettere all‘organismo di reagire alla malattia.

E spesso ci vuole anche del tempo per poter eliminare i farmaci allopatici assunti dal paziente, che non hanno risolto il problema.

La velocità di risposta alla medicina omeopatica

Il recupero in omeopatia è direttamente proporzionale alla durata della malattia: più la malattia è recente e più sarà veloce la guarigione, più la malattia è cronica, più tempo ci vorrà per risolverlo. In effetti, se un paziente cerca un trattamento omeopatico all’inizio di un disturbo, ha grandi possibilità di una guarigione davvero rapida.

La risposta al trattamento omeopatico dipende anche dalla reattività del nostro paziente: soggetti anziani, defedati, con patologie croniche e scarsa energia vitale risponderanno in maniera meno efficace al rimedio omeopatico.

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Chiara Dissegna

Medico Veterinario Omeopata

Master di I livello in Nutrizione e Alimentazione del cane e del gatto
Master di II livello in Alimentazione e dietetica clinica del cane e del gatto

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