
Hai il tuo primo appuntamento con il tuo veterinario omeopata, se sei a Milano con me (:, e ti chiedi: come si svolgerà questa visita?
Leggi questo articolo per prepararti al meglio: sarà determinante per il corretto inquadramento del tuo animale.
In cosa consiste la visita?
La visita omeopatica veterinaria consiste in una lunga intervista fatta al proprietario che dovrà essere quindi molto attento a ogni aspetto del suo animale.
Si parte comunque con lo stesso approccio del veterinario tradizionale: all’inizio c’è il segnalamento, ovvero dall’inquadramento del paziente: specie, razza, età, sesso, peso.
Si passa poi all’anamnesi, cioè alla storia clinica del paziente, analizzando insieme al proprietario i referti (che quindi dovrai portare o aver inviato precedentemente).
A questo punto si passa alle domande molto dettagliate che potrebbero sembrare insolite ma sono fondamentali in una valutazione omeopatica. Ad esempio ad un cane che viene portato in visita per sospetta allergia vengono fatte le stesse domande che verrebbero fatte se soffrisse di diarrea ricorrente. Alcune domande che potresti sentire sono:
- soffre di più il caldo il freddo?
- è geloso?
- apprezza la compagnia o preferisce stare da solo quando non sta bene?
- gli piace essere toccato oppure no?
- come reagisce ai rimproveri?
- come si approccia agli altri cani e alle persone?
- preferisce il cibo caldo o freddo?
- ha delle parti più calde o più fredde?
- a che ora aggravano o migliorano i sintomi?
Ad alcune di queste domande potresti non saper rispondere: cerca di fare caso a queste situazioni per arrivare preparato e aiutare maggiormente il medico veterinario.
Quanto dura la prima visita?
La valutazione iniziale durerà almeno un’ora in cui il veterinario cercherà di capire i sintomi particolari del paziente.
Come fa il veterinario omeopata a scegliere il rimedio?
Una volta che l’omeopata ha raccolto tutte le tue informazioni, li passerà attraverso un processo di “repertorizzazione“
Che cos’è la repertorizzazione in omeopatia veterinaria?
La repertorizzazione consiste nella raccolta dei sintomi tipici del paziente e associazione al corretto rimedio.
Per fare questo si possono utilizzare due metodi: uno manuale attraverso l’uso del repertorio cartaceo (che è un libro contenente l’elenco di sintomi con relativi rimedi) e l’altro elettronico, utilizzando un software.
I rimedi utilizzati infatti sono oltre 5.000 . E’ ovvio che la conoscenza e l’esperienza del veterinario è fondamentale, perché nessun programma potrà mai sostituire la pratica umana.

I rimedi omeopatici utilizzati dal veterinario omeopata sono gli stessi utilizzati in omeopatia umana
A seconda della complessità del caso, il medico potrebbe impiegare più tempo per trovare il rimedio più adatto, quindi la prescrizione potrebbe avvenire nella stessa giornata della visita oppure essere inviata in un secondo momento dopo uno studio più approfondito.
Controlli
L’importanza della visita di controllo e del monitoraggio dell’andamento della malattia è fondamentale. Ecco perché ai miei pazienti fisso sempre appuntamenti successivi oltre che rimanere sempre in contatto per eventuali aggiornamenti.
E’ infatti importante ricordare che all’inizio della terapia omeopatica può verificarsi un leggero e transitorio aggravamento: non spaventarti perché è indice di una corretta prescrizione e di una risposta da parte dell’organismo, che inizia così a guarire.
Una veloce consulenza telefonica potrà sicuramente rassicurarti.
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